I navigatori GPS ormai fanno parte della nostra vita, e difficilmente riusciremmo a farne a meno. Grazie a questo strumento e al servizio che offre possiamo spostarci ovunque, in qualsiasi situazione, con qualsiasi mezzo – o privi di mezzo -, senza portarsi dietro mappe o doversi fermare a chiedere indicazioni. Il navigatore GPS ci ha insomma dato un’enorme libertà. Ma come sfruttarla al meglio? Come scegliere il prodotto migliore per le proprie esigenze, i propri bisogni? Siamo qui apposta! Ne approfittiamo per imparare qualcosa di nuovo su questo strumento così presente nelle nostre vite, per informarci e capire di più di cosa si parla… Iniziamo!
Il navigatore satellitare: di cosa si tratta
Partiamo spiegando semplicemente cos’è, effettivamente, un navigatore GPS: essenzialmente parliamo di un dispositivo elettronico digitale capace di ricevere – per l’appunto – il segnale radio satellitare GPS (Global Positioning System) e di integrarlo a un database stradale.
Il navigatore satellitare: a cosa serve
L’obiettivo del suddetto dispositivo è proprio quello di aiutare in maniera interattiva l’utente a navigare – appunto – le strade, ovvero nello spostarsi dalla sua posizione iniziale verso una qualsivoglia destinazione preimpostata.
Il navigatore satellitare: come è fatto
I modelli sono tutti molto differenti, ma solitamente la struttura base è abbastanza simile per tutti. Il display a cristalli liquidi è la parte del navigatore GPS con la quale entriamo direttamente in contatto, sia visivo che tattile; su di esso è visibile il percorso analizzato, e grazie alla funzione touch screen il guidatore – o chi per lui – può confrontarsi con il software sfruttando l’interfaccia grafica e l’altoparlante – che condivide le indicazioni da seguire.
Il navigatore satellitare: come funziona
La navigazione turn by turn mira a trovare il percorso più breve, ottenuto attraverso l’algoritmo del caso che unisce la mappa presente nella memoria del navigatore a dettagli (strade, viabilità, controlli elettronici ecc) – dettagli acquisiti attraverso la connessione internet.
Il navigatore satellitare: il sistema di triangolazione
Ora però va fatta una piccola digressione sul sistema che permette al navigatore di funzionare: il GPS. Infatti, ogni dispositivo dotato di questo servizio essenzialmente sfrutta il sistema di triangolazione, sistema che determina la posizione di un corpo in un qualsiasi punto del globo basandosi sulla distanza conosciuta da un minimo di tre punti, ovvero tre satelliti diversi con i quali il navigatore comunica costantemente.
Il navigatore: lo Standard Positioning System e la storia
La prima volta che questo servizio fu usufruibile dal pubblico fu nel millenovecentonovantuno dagli Stati Uniti d’America sotto il nome di Standard Positioning System (SPS), differenziandolo nettamente dall’equivalente versione militare chiamata infatti Precision Positioning System (PPS).
La Selective Availability
La differenza sostanziale stava praticamente nell’introduzione della Selective Availability (SA), che consisteva in errori intenzionali nel segnale satellitare per limitare la precisione nella rilevazione della posizione a un range di cento, centocinquanta metri.
Il GPS
Qualche cambiamento ci fu quando gli Stati Uniti d’America introdussero, appunto, il GPS, abbandonarono la Selective Availability e anzi migliorarono il servizio con ventiquattro satelliti artificiali. Tutte le limitazioni furono totalmente eliminate nel duemila, ad opera di un decreto del Presidente degli Stati Uniti – ai tempi Bill Clinton -, consentendo al servizio di raggiungere i livelli di precisione dei nostri giorni – ovvero in un range dai dieci ai venti metri.
Il navigatore satellitare: il modello civile e il modello militare, le differenze
Certo, ci sono ancora delle differenze rispetto ai servizi militari: ad esempio, nei modelli civili è presente un dispositivo che disabilita il funzionamento del sistema in caso di determinate altezze e velocità troppo elevate, per evitare la costruzione di missili improvvisati.
Il navigatore satellitare: il sistema di posizionamento Galileo
Ovviamente anche l’Unione Europea ha intenzione di creare la propria rete di satelliti; il Sistema di posizionamento Galileo sarà dedicato essenzialmente a scopi civili, tra i quali, appunto, il GPS.