I navigatori satellitari sono strumenti ormai conosciuti da tutti e praticamente presenti nella vita di ciascuno di noi: nell’auto, integrati o meno, sulla moto, a piedi grazie alle applicazioni del telefono… siamo perennemente consapevoli della nostra posizione nel mondo, e perdersi è essenzialmente impossibile al giorno d’oggi. Ma come fare per scegliere il modello più adatto alle proprie esigenze? Sul mercato sono presenti tantissimi modelli diversi di navigatore satellitare, ognuno con diverse caratteristiche, specifiche, dimensioni e scopi di utilizzo. La scelta è estremamente varia, e noi siamo qui proprio per darvi una mano a prendere la decisione giusta, e per farlo dobbiamo chiarire bene le idee su questo strumento, il suo funzionamento, la storia, esempi, la situazione attuale ecc! Iniziamo!
Il navigatore satellitare: di cosa si tratta
Partiamo dalle basi, ovvero: cos’è un navigatore GPS? Essenzialmente, il navigatore è un dispositivo elettronico digitale capace di ricevere – per l’appunto – il segnale radio satellitare GPS (Global Positioning System) e di integrarlo con un database stradale, atto ad aiutare i viaggiatori a navigare per le strade con un mezzo – oppure anche a piedi – mostrandogli in maniera interattiva la strada da prendere per spostarsi da una qualsiasi posizione di partenza fino a una destinazione prefissata.
Il navigatore satellitare: lo SPS
Questo servizio fu messo a disposizione del pubblico utilizzo nel millenovecento novantuno dagli Stati Uniti d’America: ai tempi si chiamava SPS (Standard Positioning System), ed era sensibilmente diverso dal modello militare dal quale derivava, il PPS (Precision Positioning System) a causa della Selective Availability (SA), ovvero l’introduzione di errori voluti nel segnale satellitare per abbassare di un certo livello l’accuratezza della geolocalizzazione – la precisione si limitava a un campo di cento, centocinquanta metri.
Il navigatore satellitare: la precisione attuale
Il GPS venne introdotto poi nel momento in cui gli Stati Uniti d’America abbandonarono la Selective Availability, aumentando l’accuratezza con ventiquattro satelliti appositi, ed eliminando la degradazione del segnale nel duemila – con un decreto del Presidente degli Stati Uniti, ai tempi Bill Clinton -, rendendo così disponibile quello che è l’attuale livello di precisione (dieci – venti metri).
Il navigatore satellitare: il modello civile e il modello militare
Ci sono comunque ancora differenze tra il modello civile e quello militare: nel primo infatti è attivo un dispositivo che ne impedisce il funzionamento in situazioni ben specifiche di altezze e velocità superiori a determinati valori – per evitarne lo sfruttamento nella costruzioni di missili improvvisati.
Il navigatore satellitare: il sistema di posizionamento Galileo
Anche l’Unione Europea non vuole essere da meno, e sta progettando la propria rete satellitare per la geolocalizzazione: si tratta del Sistema di posizionamento Galileo, destinato a uso civile – come, appunto, il GPS. La motivazione principale della creazione di questa rete sta nella consapevolezza che la rete americana, essendo posseduta e gestita essenzialmente da autorità militari, potrebbe in certe situazioni essere limitata o addirittura bloccata all’accesso del Vecchio Continente. Invece, creando un servizio in condivisione economica e proprietaristica tra gli stati utilizzatori di questo nuovo progetto permetterebbe la sicurezza di continuità, accessibilità e interoperabilità.
Il navigatore satellitare: la TomTom International BV
Detto questo, come possiamo non nominare la società più conosciuta nell’ambito della geolocalizzazione, un nome che è praticamente diventato il sinonimo per navigatore GPS; stiamo proprio parlando della TomTom International BV, dall’Olanda. La produzione di sistemi di navigazione satellitare è destinata a vari settori (macchine, autocarri, autobus, moto, palmari, cellulari ecc) sfruttando tutte le ultime tecnologie – alcuni modelli utilizzano la connessione Bluetooth per trasformare i navigatori GPS in vivavoce per gli smartphone.
Il navigatore satellitare: la Garmin
Altra società molto conosciuta nel settore della geolocalizzazione è la Garmin, dagli Stati Uniti d’America – Kansas City, per la precisione -, e nello specifico si occupa di tecnologie di aviazione e commerciali per il sistema di sistema di posizionamento globale. Questo gruppo di compagnie entra nel mercato nel duemila otto con un telefono navigatore satellitare, tra i primi al mondo – telefono che venne ritirato dalla produzione nel duemila dieci. Garmin è collegato a diverse fonti di informazione (Open Street Map, GLONASS, GPS ecc) per permettere agli utenti di usufruire del servizio nella maniera più confortevole e chiara possibile.
Il navigatore satellitare: l’affidabilità e l’evoluzione tecnologica
Certo, negli ultimi anni l’elevata tecnologia degli smart device a nostra disposizione hanno permesso l’utilizzo delle mappe e dei servizi di navigazione geografica anche senza l’uso di navigatori GPS, ma questi ultimi rimangono i dispositivi più diffusi, utili e sicuri per spostarsi da un punto all’altro del globo.