In un mondo in continua rivoluzione dal punto di vista tecnologico e della innovazione non smettiamo, giorno dopo giorno, di fare i conti positivamente parlando con tutta una nuova avvincente serie di prodotti che possono esser a buona ragione considerati come il non plus ultra, oggi.
Un tempo, sognavamo strumenti che potessero permetterci di vedere il mondo dalla prospettiva del cielo, e invece sono arrivati i droni: un tempo sognavamo di poterci mettere in connessione tra di noi senza dover legarci ad un filo del telefono, e sono arrivati gli smartphone e le app e naturalmente, ovvio, internet e il grande web.
E un tempo, ancora di più, noi tutti per poterci spostare da una parte all’altra se non conoscevamo la strada, avevamo tre uniche alternative: procurarci una mappa cartacea, oppure chiedere a un passante oppure ancora sfidare la sorte e la fortuna e andare dunque a intuito.
Da tanto tempo non è più così. Da tanto tempo infatti esistono i cosiddetti navigatori satellitari. Ma che cosa sono?
Come sappiamo più o meno tutti, i navigatori satellitari sono strumenti che ci consentono di disporre di mappe virtuali e di segnalazioni e indicazioni circa la strada migliore, più breve e anche più economica per andare da un posto all’altro senza perdere tempo, energie, risorse, e senza perdersi, dopo tutto.
Oggi esistono navigatori di tutti i tipi e in particolar modo poi modelli per le auto e modelli per le moto che si distinguono tra di loro. Ma come funziona nel concreto? Quali sono le differenze?
Come ci riesce il navigatore a darci sempre le corrette informazioni?
Funzione del navigatore
Il principio di riferimento da tenere a mente è quello della geolocalizzazione. Che cosa è in poche parole? Partiamo dal concetto che
noi vogliamo andare dal punto X al punto Y come destinazione finale. Da questo punto di vista il navigatore si mette in contatto con un satellite con cui si sincronizza, inviando la propria posizione in un preciso punto chiaro della mappa generale. A quel punto il satellite lo riconosce, lo identifica e elabora il percorso che intercorre da quella posizione a quelle della destinazione che noi abbiamo provveduto a inserire, scritta o vocale, nei parametri di ricerca del viaggio.
Il nostro navigatore satellitare andrà a scovare il percorso più veloce, rapido e indolore tra tutti quelli disponibili. Inoltre, dal momento che ci ha tracciato e geolocalizzato la nostra presenza nel navigatore, via satellite, sarà monitorata in tempo reale e senza soluzioni di continuità.
A che serve questo?
Ovviamente, a non farci perdere e sbagliare strada a darci le informazioni corrette su deviazioni e cambi di rotta in tempo utile e a farci arrivare a destinazione nel minore dei tempi possibili.
Infatti in poche parole sulla mappa il navigatore ci riconosce e ci dice dove siamo in ogni momento, quanto manca ancora all’arrivo, quando è che dobbiamo svoltare, o proseguire, o invertire la rotta e via discorrendo. Per inciso, poi, il navigatore si aggiorna ed è in grado, nei modelli migliori, di dirci esattamente cosa sta cambiando nel percorso. Se c’è traffico, o una interruzione o via discorrendo.
Ma quali sono le differenze sopra citate tra modelli di navigatore satellitare per auto e quelli invece per moto?
Differenza tra navigatori per auto e moto
Volendo dare una definizione molto ma molto semplicistica, potremmo dire che il navigatore satellitare per auto è quello che conosciamo abitualmente, che viene collocato dentro la nostra vettura e che abbiamo imparato a conoscere bene.
Ci sono delle differenze tecniche rispetto a quelli per moto. In particolare
i navigatori per moto devono di norma disporre di una migliore batteria, che duri più a lungo dal momento che la moto non permette una ricarica in linea di massima, e oltre a questo, essendo un mezzo ‘aperto’, il navigatore deve resistere alla pioggia.
In linea di massima poi ci sono anche piccole differenze in termini di software per migliorare l’uso del navigatore con i guanti anche se in linea di massima la programmazione del gps viene fatta in partenza e non mentre si guida, per quanto comunque possa succede di dover re impostare i parametri accostandosi, senza togliersi i guanti.
Una ulteriore forma di differenza di prezzo è dovuta alla connettività. Tra le caratteristiche di molti navigatori il Bluetooth in particolare permette una reazione più rapida e una interconnessione migliore tra il prodotto che andiamo ad usare e il nostro smartphone, permettendoci di farli dialogare senza andare ad interferire nella nostra guida.
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In linea di massima possiamo dire che lo smartphone va in profonda assistenza dei navigatori con moto, ma che la stessa cosa la fa per quelli per auto e che, tutto sommato, a livello di funzionalità e di efficacia, non ci si trovi poi a fare i conti con tutti questi grandi modelli differenti. E’ naturalmente sempre doveroso far riferimento ad alcuni esperti del settore se abbiamo dei dubbi e farci adaguatamente consigliare su come muoverci e orientarci per un acquisto specifico da questo punto di vista.
