Al giorno di oggi siamo sempre più alle prese con una continua rivoluzione dal punto di vista tecnologico e operativo per quanto concerne l’uso e la applicazione di dispositivi e device che sono pensati per il nostro benessere e per un miglioramento sostanziale delle condizioni della nostra vita.
Il concetto dentro cui questo tema si racchiude è quello della domotica che per definizione è lo studio da cui dipende la progettazione, creazione infine la vendita di tutte quelle più varie e disparate tecnologie destinate alle persone e alla loro vita e dunque, come detto al miglioramento delle loro esistenze.
Miglioramenti dal punto di vista del tempo, delle energie e dei costi ma anche del benessere psicofisico e della sicurezza. E, anche, degli spostamenti.
Proprio così. Uno dei settori e delle branchie di mercato in cui maggiormente lo sviluppo tecnologico oggi ha fatto salti da gigante e continua a farlo, dimostrando come la perfezione sia un concetto da voler esplorare sempre di più è quello relativo alla creazione di tutti i dispositivi che ci permettono di avere tutte le informazioni circa i nostri viaggi, spostamenti e distanze da percorrere.
Il classico esempio da questo punto di vista è il navigatore.
Navigatore satellitare e altri device
Il navigatore satellitare, per essere ancora più precisi: che, oggi, per di più, non solo va in contrapposizione, ma si connette e collabora con tanti altri device, come possono essere gli smartphone e i tablet.
Se è vero che oggi infatti i nostri tablet e cellulari sono in grado di fungere anche da navigatori è pur vero altresì che la specificità di un navigatore è sempre un sinonimo di garanzia, e che oggi i due dispositivi non devono essere visti come in contrapposizione ma anche come strumenti di interscambio.
Nel caso opposto, però, perché dovremmo preferire ad esempio un tablet ad un navigatore?
E cosa è in effetti il navigatore di per sè, come funziona?
Funzionamento del navigatore
Da un punto di vista strettamente tecnico, potremmo semplificare il funzionamento del navigatore satellitare in questo modo. Abbiamo due elementi portanti, da un lato il satellite per appunto e, dall’altro, ovviamente, invece il dispositivo per la navigazione.
In questo caso
quest’ultimo elemento, una volta acceso e accettate tutte le disposizioni in termine di identificazione va a mettersi in contatto diretto con il satellite: ovvero consente a questo ultimo di tracciare il posizionamento del nostro dispositivo, e di riconoscerlo e mapparlo all’interno del vasto quadro geografico che riconosce, appunto, tramite satellite.
In pratica a quel punto il satellite scova la nostra posizione all’interno della mappa. Questo processo si chiama geolocalizzazione e consente per appunto di associare il nostro dispositivo ai satelliti della mappatura che in questo modo trovano la nostra ubicazione e, una volta inserito il luogo di destinazione, fanno dunque lo stesso con questo preciso punto di identificazione e li correlano.
A quel punto, ci si trova nella possibilità di scegliere il percorso più veloce che, in linea di massima, il nostro GPS indicherà in modo automatico tra i tanti disponibili.
Questo avviene in modo semplice. Vale a dire, ovvio, il satellite ci trova nella mappa e trova anche la nostra destinazione e ci dice, memorizzando tutti i dati attuali e le variabili del caso, quale è il percorso più breve e meno dispendioso in termini di tempo e di costi di spostamento.
Identificazione del navigazione e rapporto con tablet e altre tecnologie
In che modo allora si crea la correlazione tra il nostro dispositivo di navigatore satellitare con le altre tecnologie che abbiamo a disposizione, come possono essere uno smartphone o un tablet? Da questo punto di vista potremmo anche ben dire che
da un lato questo rapporto è di competizione e dall’altro di interazione. Infatti oggi noi sappiamo bene che il nostro tablet o anche smartphone, specie se evoluti e tecnologicamente avanzati, quale che sia il sistema operativo tra iOs o Android, finoscono per fungere in modo ottimale da navigatori satellitari perchè possono avere già al loro interno, oppure essere disponibili a scaricarlo, uno strumento o una app per la navigazione satellitare.
Oggi abbiamo delle app che funzionano da GPS in modo ottimale, e questo ha creato una profonda competizione tra questi apparecchi e i navigatori satellitari classici.
Ma è altrettanto doveroso e corretto ricordare che in verità i due prodotti possono e in molti casi devono coesistere dal momento che tablet e smarphone possono consentire la gestione da remoto del nostro navigatore satellitare o, molto più semplicemente, lo sostengono nei casi di inter connessione e di mantenimento dei dati e degli aggiornamenti.
Infatti, da questo punto di vista è bene dire che
un navigatore satellitare potrebbe perdere il segnale del nostro satellite e andare in stop, oppure perdere i dati di connessione. Ecco perchè tablet e smartphone lo sostengono, dal momento che in effetti questi due device possono trasferire nel navigatore satellitare tutte le loro informazioni sul tragitto da compiere e sugli aggiornamenti che ci possono essere e che il navigatore si può perdere.
E’ altrettanto vero che sostituire il navigatore con un tablet può essere rischioso alla guida o comunque complicato in caso di perdita di dati internet. E’ sempre meglio dunque avere ambedue o almeno una persona accanto che possa usarli.